sabato 22 giugno 2013

L'importanza del Gay Pride


Anche a Palermo il grande giorno del Pride è arrivato. Ancora poche ore ed il centro della nostra meravigliosa città sarà "invaso" da circa 100.000 persone che insieme rivendicheranno l'orgoglio LGBT e l'importanza dei diritti di tutti gli uomini e le donne. L'appuntamento che darà il via alla parata sarà l'incontro delle ore 16, quando le madrine della manifestazione incontreranno la stampa prima di salire sul carro principale per la sfilata del Pride più a sud d'Europa. Il concentramento è previsto per ore 16 al Foro Umberto I, di fronte all'hotel Jolly. La parata sarà aperta dal carro del Coordinamento Palermo Pride, allestito con un'ironica citazione dei tipici carretti siciliani.“ Il Gay Pride è, nel mondo, la principale manifestazione delle istanze civili e della cultura omosessuali. Ogni anno vi partecipano non solo le associazione per i diritti LGBT ma singole persone che vogliono esprimere le proprie idee di emancipazione, di rispetto verso tutti a prescindere dall'orientamento sessuale. 
Da molti questo evento viene considerato come "anormale", esattamente com' è considerato anormale e offensivo permettere a uomini e donne omosessuali di sposarsi. Normale è per noi tutto ciò che è tradizionalmente accettato e trasmesso in maniera a-critica; viviamo in una società fondata sul senso comune, che tende inconsapevolmente a diffondere pregiudizi che hanno come conseguenza l’esclusione sociale di alcuni, ritenuti anormali poiché si allontanano dalla cosiddetta norma. Il problema è che le convenzioni che si stabiliscono tra gli esseri umani si fondano sull'aspettativa che gli altri individui si comportino nel modo che tra noi è normale. Questo è normale? Secondo me, e per fortuna secondo tanti altri, è proprio questo un atteggiamento sbagliato e del tutto pericoloso in quanto, consapevolmente o no, non fa altro che alimentare una cultura omofoba e discriminante. 

A tutti coloro che affermano che non è corretto che gli omosessuali si sposino io ricordo che il matrimonio è un'istituzione e in quanto tale, in una civiltà paritaria, deve essere consentito a tutti gli esseri umani. Ovviamente il Gay pride non vuole imporre il proprio pensiero a tutti, ognuno può avere le proprie convinzioni e le proprie credenze ma non si potrà mai parlare di rispetto dei diritti umani fondamentali, se continuiamo ad impedire a tutti gli uomini e le donne il diritto d'accesso ad un'istituzione. Tutti dobbiamo avere la possibilità di essere ciò che vogliamo, senza avere paura di non essere accettati dal mondo intero. Non dobbiamo respingere il cambiamento solo per paura che questo sconvolga il nostro "equilibrio"; dobbiamo renderci conto che anche, e soprattutto, le legislazioni sono frutto del loro tempo e che quindi arriva un momento di essere modificate e migliorate. Anche la famiglia composta da madre e padre è solo una categoria, un organizzazione che ci siamo imposti e che è del tutto arbitraria.
Basti pensare al mondo greco, il mondo dei filosofi per eccellenza, che amavano la persona in quanto tale, la loro anima, poco importava se uomini o donne. La cosa che si dovrebbe sperare per ogni bambino/a che viene al mondo è di nascere in una famiglia vera, dove per vera non intendo eterosessuale o omosessuale ma intendo una famiglia che sappia dare amore, poiché questa è l’unica cosa che conta. Non ci sono elementi di carattere scientifico che possano dimostrare che due persone dello stesso sesso non possono essere dei bravi genitori responsabili.
L’amore è l’unica cosa naturale, tutto il resto sono solo convenzioni.
Ecco perché credo nell'importanza del Gay Pride in quanto principale azione civile per ottenere il rispetto dei diritti LGBT.


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